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Strade e innovazione

Giovedì 14 dicembre alla Camera dei deputati è stata presentata “la mappatura dell’innovazione didattica” a livello italiano, tra scuole statali e paritarie, dall’Associazione ASHOKA che ha come obiettivo quello di rendere la scuola centro di motivazione, di apertura e di cultura aperta al territorio e alla vita.

La mappatura presentata mette a fuoco i caratteri fondanti del processo di innovazione e offre un panorama ricco di pratiche innovative, persone appassionate, progetti e approcci pedagogici all’avanguardia. Sono 100 profili dell’innovazione educativa selezionati da Ashoka Italia, tra i tanti raccolti.

L’evento mette al centro dell’attenzione l’importanza del tentativo di rendere le scuole centri di ricerca, di apertura al territorio, di confronto.

Per racchiudere la varietà di realtà mappate dentro e fuori la scuola, Ashoka insieme al Comitato Consultivo ha identificato 5 categorie principali:

1) Scuole. Istituti di ogni ordine e grado che hanno reso l’innovazione un carattere identitario della propria cultura scolastica e organizzativa al fine da offrire un progetto educativo trasformativo.

2) Metodologie. Metodologie di insegnamento e di apprendimento sperimentate in classi, sezioni o gruppi di attori della comunità educante.

3) Leader di cambiamento. Individui con visione, motivazione ed esperienza nel cambiare la scuola, conservando un’intuizione e voglia di operare il proprio cambiamento in un’ottica olistica e sistemica

4) Costruttori di ecosistemi territoriali. Enti multi settoriali impegnati da diversi anni nel creare un ecosistema che permetta di far emergere in maniera sostenibile l’innovazione educativa.

5) Progetti. Iniziative territoriali, nazionali ed internazionali come imprese sociali, fondazioni, no-profit e for profit che stanno lavorando in un’ottica sistemica, che possa favorire l’emergere dell’innovazione sociale.

In questa categoria viene riconosciuta la validità del progetto Everyone’s Congo di una classe quarta dell’Istituto Tecnico Amministrazione, Finanza e Marketing dell’IMA di Lecco, che ha come oggetto il Congo e quel “pezzo di Congo” che ciascuno di noi porta in tasca con il cellulare. L’intento, che si è sviluppato nel tempo e con la creatività e curiosità degli studenti, è quello di rispondere con forza alla grande sfida del nostro tempo, quella di avere una visione sistemica che coinvolga necessariamente più punti di vista, che non possono limitarsi a quelli offerti dalle singole discipline o dalla ristrettezza delle mura scolastiche.

L’innovazione punta su una didattica basata sulla costante attenzione al mondo, in modo da riscoprire le necessità del prossimo e trovare soluzioni che rendano possibile una vita colma di dignità, unitamente alla cura del pianeta e al rispetto del principio del bene comune.

Il progetto può essere facilmente replicato partendo da qualsiasi prodotto o servizio e avviando in tal modo la riflessione, anche e soprattutto avendo cura di seguire le curiosità, le illuminazioni, la sensibilità degli alunni. Per saperne qualcosa in più sul progetto questo è il link mappatura servizi

Ci auguriamo che l’attenzione di ogni scuola si sposti sempre più dall’autoreferenzialità all’apertura e alla collaborazione.